Arte ed Erotismo - Kozof alla Biennale

Un giorno a Leningrado alla fine degli anni sessanta un ragazzo con una particolare predisposizione per l’arte erotica e dotato di molta fantasia compose un album di disegni, una raccolta di 180 disegni eseguiti tra i 12 e i 18 anni.

In molti di questi, l’erotismo acceso e innocente di Kozof è ispirato non solo dalla sua febbrile immaginazione ma anche dalla promisquità obbligata delle “Kommunalka”, gli appartamenti condivisi tipici dell’Unione Sovietica in cui l’autore crebbe.

Kozlof fu introdotto al mondo femminile dalla madre che spesso lo portava con sè nella sezione riservata alle donne o nell’appartamento accanto dove le ragazze si svestivano e si preparavano per uscire. Le vicine sono ritratte mentre compiono atti sessuali negli ambienti domestici.

 

 

 

 

I disegni espliciti, inquietanti e teneramente ingenui mettono a nudo le fantasie del giovane artista e testimoniano il suo risveglio sessuale attraverso il suo alter ego virile rappresentando un misto di realtà e di immaginazione.