Museo delle Relazioni Interrotte

Se siete amanti dei drammi strappacuore o semplicemente viaggiatori che non amano definirsi turisti, sempre a caccia di un’attrazione particolare da visitare, non potete perdervi un museo davvero unico al mondo: “Il Museo delle Relazioni Interrotte” di Zagabria!

Fondato nel 2006 dalla produttrice cinematografica Olinka Vištica e dallo scultore Dražen Grubišić, in principio questo museo ospitava soltanto gli oggetti che i due ex amanti avevano collezionato durante la loro lunga storia d’amore ormai interrotta. Il loro intento era quello di dare vita ad uno spazio di “ricordo protetto”, dove potesse trovare ospitalità tutto il patrimonio materiale (e non solo) della loro relazione finita.

Negli anni, ormai quasi 20, della sua attività il museo ha collezionato reperti donati da contributori anonimi (e non) provenienti da tutto il mondo: l’aspetto più interessante di questa collezione infatti è che tutti possono contribuire al suo ampliamento regalando al museo i reperti delle loro “broken relationships”. Fantastico, no?

Sono rimasta davvero impressionata da questa visita e quindi ho il piacere di raccontarvi la mia esperienza e, perché no, di suscitare la vostra curiosità in modo che voi stessi possiate fare tappa in questo luogo suggestivo se vi trovate di passaggio per la capitale croata.

Innanzitutto partiamo dal biglietto di ingresso: un fantastico tagliando viola che reca con sé la scritta “forevermore” (sempre di più) ma che, una volta aperto, svela un'altra parola e cioè “nevermore” (mai più). Del resto…cosa aspettarsi di diverso in un luogo del genere? Geniale anche la password del Wifi, vale a dire “just_friends” (solo amici) with space in between, just as it should be (con uno spazio in mezzo, proprio come dovrebbe essere). Vi ricorda qualcosa per caso?

Un grande pannello accoglie i visitatori all’ingresso, spiegando la storia del museo e la sua funzione: il “museum of broken realtionship” nasce con l’intento di aiutare le persone ad alleviare il proprio dolore ed il proprio senso di perdita contribuendo alla collezione stessa e così facendo trasformando il collasso emotivo che segue alla separazione dal proprio amato/a in vera e propria forza creatrice. Che dire? La visita al museo è davvero un’esperienza emozionante e trovo meravigliosa l’idea di poter svuotare armadi e cantine di oggetti “emotivamente ingombranti” che, se da un lato non ci sentiamo più di conservare, dall’altro non riusciamo a gettare via per il significato che hanno avuto, un tempo, nella nostra vita.

Voglio quindi condividere con voi le 10 opere esposte che mi hanno maggiormente colpita (alcune estremamente romantiche, altre incredibilmente inquietanti), raccontandovi anche la storia che esse portano con sé.

  1. Mini forniture: (durata relazione 1 anno e 3 mesi; donatore: anonimo – Corea) “Io e il mio fidanzato trascorrevamo del tempo ad immaginare che tipo di abitazione avremmo avuto nel nostro futuro insieme e ci piaceva costruire piccole miniature dell’arredamento che avremmo disposto nella casa. Una volta completato il lavoro, prima di metterci a dipingere i mobiletti, decidemmo di interrompere la nostra relazione.”
     
  2. Comfort doll: (durata della relazione 3 mesi; donatore: anonimo – USA) “Dopo una rottura dolorosa, ho iniziato a collezionare pezzi di indumenti delle mie amanti “da una notte e via”. Per gestire il dolore della perdita ho iniziato a creare delle “comfort dolls” per assicurarmi che, sebbene l’intimità raggiunta con loro sia stata di breve durata, io possa in qualche modo continuare a possederle per sempre.”


  3. A mobile phone: (durata della relazione 1 anno; donatore: anonimo – Croazia) “E’ durata troppo. Alla fine mi ha consegnato il suo stesso cellulare, in modo che io non potessi più chiamarlo.”
     
  4. Pencivir: (durata della relazione 7 anni e mezzo; donatore: anonimo – Germania) “Ho incontrato George un sabato di carnevale. Emersa dalla folla del tutto improvvisamente davanti a me, indossando un costume da SuperMan fatto a mano. Gli chiesi se l’abito facesse il monaco. Mi invitò a persuadermene da me. Ci persuademmo a vicenda, per 7 anni e oltre. Alla fine lui capì che non sono mai stato il suo tipo. Dopo 3 anni insieme presi il suo herpes orale. Questa cosa ci faceva sempre ridere, ogni volta che mi veniva un’infezione. Una sera dopo che ci eravamo lasciati eravamo in compagnia di un gruppo di persone ed io non riuscii a trattenermi dal mostrare l’herpes sulla bocca dicendo davanti a tutti: “questa è l’unica cosa tua che mi è rimasta”. Ho spalmato questa crema sull’herpes ogni anno – l’ultima volta poco tempo fa durante un sabato di carnevale. Ogni volta che la uso mi viene in mente George mi ritrovo ad accarezzarmi le labbra, assorto nei miei pensieri.”
     
  5. Home-made Dildo: (durata della relazione 1 anno; donatore: anonimo – Austria) “All’inizio ero follemente innamorata di lui ma dopo 1 anno mi diede incredibilmente sui nervi. Adesso non so che farmene di questa replica del suo pene.”
     
  6. A parachute rig: (durata della relazione 3 anni; donatore: anonimo – Finlandia) “L’ho incontrato al mio primo lancio con il paracadute. Ero terrorizzata ma quest’uomo bellissimo, che era il mio istruttore, mi salvò. Successivamente mi insegnò anche a fare i lanci in solitaria. Adoravamo lanciarci insieme e giocare volando nel cielo. Poi morì in un incidente con il paracadute.”
     

  7. Target: (durata della relazione 4 anni; donatore: anonimo – Danimarca) “Vorrei donare alla collezione il bersaglio che la mia ex ha colpito con un Kalashnikov durante la nostra visita al campo da tiro a Los Angeles.”
     
  8. I can make you thin: (durata della relazione 4 anni; donatore: anonimo – Inghilterra) “Ricevetti questo libro in regalo dal mio ex fidanzato… c’è altro da aggiungere? Questo libro è una delle ultime tracce della nostra storia d’amore e sono contenta che anch’esso sparirà dalla mia vita.”
     
  9. Wedding dress: (durata della relazione 2 anni; donatore: anonimo – Turchia) “Ci incontrammo grazie ad amici in comune nel 2014 e decidemmo di sposarci poco dopo. Il suo più grande sogno era quello di sposarsi in estate e così attendemmo alcuni mesi. Avevamo scelto come data il 09.07.2016. Una settimana prima del nostro matrimonio lui morì: stava aspettando l’autobus per venire al nostro “pre wedding photo shooting” e fu colpito da un attacco terroristico. Il mio abito da sposa è il modo in cui voglio ricordarmi di lui.”

  10. Basketball shoes: (durata della relazione 1 anno; donatore: anonimo – USA) “Giocavamo a basket insieme. Lui era etero ed io ero gay. Aveva il vizio di raccontarmi delle ragazze con cui si frequentava e questa cosa mi uccideva dentro.”
     

E oltre a questo…tanto altro ancora: la storia d’amore di una ragazza con la pizza, finita dopo la diagnosi di celiachia; l’uomo che non si separava mai dalla crosta di pelle che aveva ricavato dalla ferita del suo vecchio amante per sentirlo più vicino a sé; il bouquet di una sposa afghana che non vide più tornare il marito partito per la guerra; il braccialetto comprato a DisneyLand da un papà che, dopo aver promesso a sua figlia che sarebbero tornati insieme in quel luogo, non si fece più vedere; l’uomo che tornava dai suoi viaggi con due copie identiche dello stesso souvenir: uno per la moglie ed uno per l’amante.

Ed ancora…una sezione dedicata ai visitatori che vogliono condividere, scrivendola sopra ad un post-it, la loro “broken relationship”. Ecco alcuni tra i miei reperti preferiti! (inserire foto dei post-it)

Per concludere…”Every passion, ultimately, has its spectator…(there is) no amorous oblation without a final theatre.” Roland Barthes